Con l’Ordinanza Ministeriale del 9 gennaio 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha modificato il modo in cui vengono valutati gli apprendimenti nella scuola primaria.
Il cambiamento è già in vigore da gennaio 2025 e riguarda tutte le scuole italiane.

Fine del sistema con giudizi descrittivi (2020–2024)

Dal 2020 la valutazione non usava più i voti numerici ma giudizi descrittivi (ad es. avanzato, intermedio, base…), legati agli obiettivi di apprendimento.
Questo sistema è stato ufficialmente sostituito.

Ritorno a giudizi sintetici (ma NON ai voti numerici)

La valutazione periodica e finale non sarà espressa con voti da 1 a 10, ma con giudizi sintetici, cioè brevi espressioni che indicano il livello raggiunto:

• ottimo
• distinto
• buono
• discreto
• sufficiente
• non sufficiente

Questi giudizi sintetici sono collegati a una descrizione dei livelli di apprendimento che ogni scuola deve adattare alle proprie discipline (come indicato nell’Allegato A).

Valutazione in itinere (verifiche nel corso dell’anno)

Per le verifiche durante il percorso (compiti, prove, attività), la normativa lascia libertà alle scuole e ai docenti.

Perché il Ministero ha cambiato sistema?

Secondo i documenti ministeriali, il cambio ha tre obiettivi principali:

1. maggiore chiarezza e uniformità nelle pagelle in tutta Italia
2. valutazione più semplice da leggere per le famiglie (meno testo, più sintesi)
3. forte ruolo formativo, ma con una scala che risulta più immediata

Cosa resta uguale?

• La valutazione resta formativa (serve a far crescere l’alunno, non a “giudicarlo”).
• Le scuole mantengono autonomia nell’applicare i criteri nel PTOF.
• La valutazione continua a essere legata agli obiettivi delle discipline e non alla “media dei compiti”.

Cosa cambia invece in modo concreto per le famiglie?

Comportamento

• Primaria → giudizio sintetico (non più testo descrittivo)
• Secondaria di primo grado → torna il voto numerico in decimi