Venerdì 28 luglio alle 14:30 i bambini della quarta e quinta elementare e i ragazzi delle medie andranno a fare visita agli anziani residenti al Centro Girola (via Girola 30). Arrivati al Centro, verremo accolti dagli operatori che ci presenteranno la figura di Don Gnocchi con un breve video. Dopo questo momento introduttivo, incontreremo gli ospiti della RSA e passeremo insieme qualche minuto. Porteremo un po' di spensieratezza ed allegria e impareremo dagli operatori della residenza come avere cura del prossimo. Il Centro sarà raggiunto a piedi e faremo ritorno in tempo per fare l'uscita seguendo il normale orario (16:00-16:30)

Il Centro Girola

La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) del Centro “Girola" di Milano dispone di 105 posti letto e accoglie anziani non autosufficienti e anziani con malattia di Alzheimer.

L’équipe multidisciplinare del Centro, attraverso una valutazione multidimensionale, formula il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) e il Progetto Individuale (PI) che contengono le azioni necessarie al potenziamento delle risorse personali e al soddisfacimento dei bisogni degli ospiti.

Agli ospiti viene garantita:

  • Assistenza all’autonomia
  • Riabilitazione individuale e di gruppo
  • Igienizzazione personale
  • Parrucchiere, pedicure
  • Attività di socializzazione, animazione, attività per il tempo libero
  • Musicoterapia
  • Attività di animazione
  • Segretariato sociale
  • Assistenza religiosa

A tutti gli anziani viene garantita un’assistenza medica e infermieristica h 24 (per il medico reperibilità notturna).

Le visite medico-specialistiche e gli accertamenti diagnostici, se necessari, vengono richiesti dal medico di reparto che si attiverà con le strutture convenzionate del territorio.

Prendersi cura: il tema del Centro Estivo

Prendersi cura è qualcosa che ha a che fare con l’amore. È la risposta alla domanda sul come sul chi amare. Potremmo osare dire che ha a che fare con il senso stesso della vita («Fa’ questo e vivrai»), insieme all’amore per Dio, che è comunque risposta al suo prendersi cura di noi.

Quando al Signore Gesù, provocatoriamente, viene fatta la domanda: «e chi è mio prossimo?», immediatamente Lui racconta la parabola del Buon Samaritano.

Potremo dire allora a bambini e ragazzi: «Vuoi sapere anche tu chi è tuo prossimo? Se deciderai di imitare il Buon Samaritano in ogni incontro che farai oppure se ti accorgerai che, quando hai bisogno, accanto a te ci sono persone pronte a volerti bene, allora saprai chi è il prossimo: sei tu e lo sono tutti gli altri, quando uno si spende per l’altro, quando una persona sa mettere in pratica il comandamento: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”, senza distinzioni e senza mezze misure».