
I primi anni nel nuovo edificio
Negli anni ’60 si consolida lo stile educativo e l’identità della scuola: l’attenzione ai poveri, ai deboli, agli emarginati e ai più “piccoli”, lasciata dal carisma delle Suore del Cottolengo, si unisce all’amore per la gioventù, la passione educativa, il metodo e la creatività delle Suore Salesiane.
La direzione della Scuola fu affidata inizialmente a Suor Rina Monti. Facevano parte della comunità suor Anselmina Ronchi, suor Tina Desta, suor Maria Rampini, suor Guglielmina Nizzolini e Suor Lucia Paganini.
I locali del nuovo asilo erano ampi e pieni di luce. Nelle tre aule c’erano tavolini azzurri e rosa: nell’aula del doposcuola furono messi “banchi scolastici solidi ma più severi rispetto a quelli della scuola materna”. Il salone e I vasti corridoi erano “una vera Provvidenza, specialmente per le giornate invernali o di pioggia”. E poi il refettorio, un soggiorno per il riposo è la sede di taglio e cucito per le ragazze della parrocchia.